[vc_row section_type=”fullwidth” bg_type=”color” padding_top_multiplier=”” padding_bottom_multiplier=”” columns_gap=”none” equal_column_height=”middle-content” bg_color=”#020202″][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ css=”.vc_custom_1648571706472{background-image: url(https://www.susannaceccardi.it/wp-content/uploads/2022/03/replica-37693cfc748049e45d87b8c7d8b9aacd_1280x720_fill.jpg?id=17738) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ heading_color=”light” css=”.vc_custom_1630007566079{padding-top: 14% !important;padding-right: 14% !important;padding-bottom: 14% !important;padding-left: 14% !important;background-color: #fac700 !important;}” font_color=”#676767″][movedo_title heading_tag=”h1″ heading=”h1″ increase_heading=”160″ margin_bottom=”0″]
Ucraina, Ceccardi (Lega): Ue deve fare il possibile per aiutare la Moldavia
[/movedo_title][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]“L’Unione europea deve attivarsi per aiutare la Moldavia, un Paese che sta già pagando pesanti effetti legati alla guerra in Ucraina, in termini economici”. Così Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega (ID) commenta la seduta odierna della Commissione Afet a cui ha preso parte il vice primo ministro della Moldavia, Nino Popescu.[/vc_column_text][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]
“La seduta di oggi -continua Ceccardi- è stata molto importante per fare il quadro della situazione in Moldavia. Ed è un quadro molto preoccupante, sia per questo Stato che confina per 1200 chilometri con l’Ucraina, sia per le possibili conseguenze della mai risolta questione della presenza militare russa in Transnistria. Inoltre la Moldavia, considerata il vicino più fragile del’Ucraina, ha già iniziato a scontare un tributo economico, dall’inizio della guerra, a causa dell’ondata di profughi, che ammontano a 360 mila, un numero ovviamente destinato a salire. Sono per lo più donne e bambini. Popescu, rispondendo ad una mia domanda, ha assicurato che sarà fatto il possibile per garantire loro il diritto internazionale umanitario. Ma questo comporta un impatto sulla tenuta del sistema di welfare del Paese. Inoltre, come ha spiegato ancora il vice primo ministro, la Moldavia deve ripensare il proprio sistema di approvvigionamento energetico e anche logistico. La guerra ha interrotto l’accesso del Paese ai suoi normali canali di importazione, attraverso l’Ucraina e il Mar Nero, e le sue esportazioni in Russia, Bielorussia e Ucraina. E’ impensabile -conclude Ceccardi- che possa riuscire ad affrontare tutto questo senza l’aiuto dell’Europa. Ne va della sicurezza del popolo moldavo e anche della nostra”.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]