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“In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini elogia giustamente il necessario e fondamentale potenziamento della rete ferroviaria dell’Alta velocità sulla dorsale adriatica per, parole sue, ‘superare la storica verticalizzazione del sistema ferroviario italiano lungo la linea tirrenica’. Ma Giovannini ha mai preso un treno da Genova verso Roma?”: a dirlo l’eurodeputata del gruppo Id-Lega, Susanna Ceccardi.
“Comprendo e condivido la soddisfazione del ministro – prosegue l’eurodeputata – per un’opera di cui il versante Adriatico non può fare a meno, ma dimentica che la dorsale tirrenica necessita altrettanto di importanti investimenti di cui sui tavoli di governo, soprattutto quelli di sinistra, non si è mai discusso. Per raggiungere Roma da Pisa, ad esempio, con un FrecciaBianca occorrono tre ore, quando con l’Alta velocità si dimezzerebbero i tempi. Diversi amministratori toscani – continua – hanno fatto numerosi appelli affinché anche questa parte di costa, fortemente penalizzata per quel che riguarda i trasporti, sia presa in considerazione, ma anche il ministro sembra fare orecchie da mercante”. Per la Ceccardi “sussiste un altro problema, ovvero quello del mancato completamento dell’autostrada Tirrenica.
Se la viabilità sia su gomma che su rotaia presenta forti problemi, è logico ne risentano anche le attività commerciali e industriali di ogni genere. Ecco perché – conclude – sono necessari quanti prima investimenti e una seria discussione che, sono certa, se il centrodestra andrà al governo dopo il prossimo 25 settembre non mancherà di certo”.
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