[vc_row section_type=”fullwidth” bg_type=”color” padding_top_multiplier=”” padding_bottom_multiplier=”” columns_gap=”none” equal_column_height=”middle-content” bg_color=”#020202″][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ css=”.vc_custom_1652965158332{background-image: url(https://www.susannaceccardi.it/wp-content/uploads/2022/05/sicopero-8-marzo-non-una-di-meno-2019-7-2.jpg?id=17934) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ heading_color=”light” css=”.vc_custom_1630007566079{padding-top: 14% !important;padding-right: 14% !important;padding-bottom: 14% !important;padding-left: 14% !important;background-color: #fac700 !important;}” font_color=”#676767″][movedo_title heading_tag=”h1″ heading=”h1″ increase_heading=”160″ margin_bottom=”0″]
Diritto Famiglia, Ceccardi (Lega): bene convegno sabato a Pisa, rabbia delle femministe del tutto fuori luogo
[/movedo_title][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]“Il confine tra la critica e la repressione è stato ancora una volta oltrepassato dalle femministe dalle solite sigle. Che pontificano, immaginando di rappresentare, a torto, tutte le donne del mondo”. Così Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, commenta la levata di scudi di Non Una di Meno e della Casa della Donna contro il convegno previsto sabato alle Officine Garibaldi di Pisa, dal titolo “Relazioni Familiari Bene Comune”.
“Addirittura -continua Ceccardi- le organizzatrici della protesta dicono di aver appreso ‘con rabbia’ la notizia del convegno. E chiedono all’Ordine degli avvocati di non riconoscere gli accrediti validi come formazione ai legali che assisteranno al convegno. E’ proprio il mondo alla rovescia: il fatto che oltre a Regione Toscana e Comune di Pisa, il convegno abbia ricevuto il riconoscimento formale dell’Ordine degli Avvocati dovrebbe far riflettere sulla solidità giuridica e professionale del dibattito, di coloro che vi prendono parte e delle motivazioni che hanno spinto a promuoverlo”[/vc_column_text][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]
“Motivazioni -aggiunge Ceccardi- che sono molto importanti, e sono comprensibili anche a chi non condivide necessariamente l’impostazione del Ddl Pillon, tirato ossessivamente in ballo dalle stesse femministe. L’intero mondo che ruota intorno alla difficilissima e delicatissima questione della separazione dei genitori, sa benissimo che il principio della bigenitorialità, sancita sulla carta dalla legge del 2006, ha bisogno tuttora di un’applicazione concreta. Rendere la separazione non più difficile, ma più consapevole da parte di una coppia con figli, fare in modo che, come accade ancora oggi in Italia, non sia sempre e solo la donna a svolgere il ruolo di genitore dopo la separazione, ricondurre il tema complessivo alla centralità del nucleo familiare, sono obiettivi nobili e moderni, e che non si possono liquidare con qualche slogan degli anni Settanta.
“Sul Ddl Pillon e sulla questione della bigenitorialità girano tante, tantissime fake news in rete. Un convegno di esperti in materia è quindi indispensabile. Le femministe non saranno mai d’accordo, pensino pure ad organizzare i loro di convegni, ma opporsi ad un evento in quanto tale, chiedere agli avvocati di ritirare i crediti formativi, ricostruire tutta una serie di scenari apocalittici che deriverebbero dalla difesa della bigenitorialità, è segno di una cultura profondamente antidemocratica”.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]