[vc_row section_type=”fullwidth” bg_type=”color” padding_top_multiplier=”” padding_bottom_multiplier=”” columns_gap=”none” equal_column_height=”middle-content” bg_color=”#020202″][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ css=”.vc_custom_1676812066349{background-image: url(https://www.susannaceccardi.it/wp-content/uploads/2023/02/330138440_520439123563668_6031876778989150880_n.jpg?id=18794) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ heading_color=”light” css=”.vc_custom_1630007566079{padding-top: 14% !important;padding-right: 14% !important;padding-bottom: 14% !important;padding-left: 14% !important;background-color: #fac700 !important;}” font_color=”#676767″][movedo_title heading_tag=”h1″ heading=”h1″ increase_heading=”160″ margin_bottom=”0″]FOIBE, CECCARDI: PULIZIA ETNICA CONTRO GLI ITALIANI, RICORDARE PER SCONGIURARE IL SILENZIO SU QUESTA TRAGEDIA[/movedo_title][vc_column_text text_style=”leader-text”]“Durante la Seconda Guerra Mondiale in Istria e in Dalmazia, ebbe luogo uno dei capitoli più bui della storia italiana: oltre 300 mila italiani dovettero abbandonare la loro terra e le loro case, rincorsi dagli aguzzini del generale comunista Tito.
Morirono a migliaia, nelle Foibe o nei campi di concentramento, per la sola colpa di essere italiani. Una persecuzione etnica che trasformò le cavità carsiche tipiche dell’Istria in immense fosse comuni.
Per molti, troppi anni, su questo massacro regnò un vergognoso oblio. Solo dal 2004, infatti, l’Italia commemora le vittime innocenti di questa follia.
Sessant’anni di silenzio che pesano come un macigno come responsabilità storica.
È necessario invece che la memoria di ciò che è avvenuto diventi sempre più un patrimonio condiviso per riaffermare così i principi di pace e libertà sui quali è costruita la nostra democrazia.
Troppo spesso, infatti, il giorno del Ricordo viene vissuto come una giornata di parte, che non appartiene a tutti, anzi risveglia dei tragici negazionismi: monumenti sfregiati, scritte ingiuriose, dichiarazioni farneticanti sulla presunta giustificazione storica.
Per questo oggi è importante continuare a trasmettere la conoscenza di questi drammatici fatti storici, per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni sul dolore patito dai nostri connazionali”.[/vc_column_text][movedo_empty_space][/vc_column][/vc_row]